E' iniziata l'operazione di disinnesco per l'ordigno bellico a Torino


Sono iniziate a Torino le operazioni di disinnesco dell'ordigno bellico riaffiorato nei giorni scorsi in via Nizza durante lavori di scavo nei pressi di Eataly. Gli artificieri del 32esimo Reggimento genio guastatori dell'Esercito metteranno in sicurezza l’ordigno, una bomba da aereo ANM64 contenente circa 130 grammi di esplosivo, da 70 anni si celava sotto strati di terra e asfalto. E' stata scoperta il 16 maggio scorso.
    La zona compresa tra via Nizza sino all'incrocio con via Millefonti, via Garessio, via Genova e corso Spezia è stata evacuata e sono state sospese le erogazioni del gas e dell'energia elettrica; bloccate anche la circolazione ferroviaria e il traffico aereo. Le operazioni, che gli addetti definiscono di difficoltà di livello 8 su 10, sono coordinate dal capitano Elvio Pascale.
Come primo passo saranno applicate due chiavi a razzo con cariche contrapposte alle due spolette, quella di coda e quella di naso. Da remoto saranno attivate le due cariche che daranno impulso alle due chiavi a razzo che dovrebbero svitare le due spolette.
La spoletta di coda, quella che non ha impattato con il terreno 70 anni fa, dovrebbe svitarsi facilmente, più improbabile che questa attività sia sufficiente anche per la spoletta di naso per la quale esiste la concreta possibilità che non si sviti.

Per la spoletta di naso sarà dunque probabilmente necessario usare un macchinario detto sword fish, pesce spada: un getto ad altissima pressione di acqua e sabbia che trancerà la spoletta dal corpo dell’ordigno separando quindi la parte posteriore, ormai innocua perché privata della carica esplosiva contenuta nella spoletta e la parte di punta.

Una volta separata anche la seconda spoletta dall’ordigno vero e proprio, la bomba ormai innocua sarà trasportata senza rischi all’ex poligono di San Carlo Canavese dove gli artificieri verificheranno se farlo brillare o bruciarlo.

Saranno coinvolte due squadre di artificieri per un totale di 6 militari del 32° Genio Guastatori dell’Esercito di stanza a Fossano che si avvicineranno all’ordigno per piazzare le chiavi a razzo. Non saranno impiegati i robot, ma tutta la tecnologia utilizzata consentirà di condurre le operazioni più pericolose da remoto.

Si prevede che le operazioni termineranno entro le 15.30.

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